Nello studio degli algoritmi LS e DV abbiamo visto la rete semplicemente come una collezione di router interconnessi. Ciascun router era indistinguibile dagli altri nel senso che tutti eseguivano lo stesso algoritmo per calcolare l'instradamento attraverso la rete.
Al crescere del numero di router, il tempo richiesto per calcolare, memorizzare comunicare le informazioni di instradamento diventa proibitivo. Attualmente, Internet è costituita da centinaia di milioni di host. Archiviare le informazioni di instradamento su ciascuno di essi richiederebbe chiaramente un'enorme quantità di memoria. In questo scenario i protocolli visti precedentemente causano dei problemi:
Si possono distinguere due classi principali di algoritmi di routing:
Algoritmi non adattivi (statici): non basano la loro decisione di routing su misurazioni o stime relative al traffico di rete e topologie, la scelta del percorso è definita in anticipo off-line. Negli algoritmi statici le tabelle di routing che sono memorizzate vengono compilate da una persona (Network Administrator) e i valori di tali tabelle non cambiano per nessun motivo fin quando il Network Administrator non li cambia;
Algoritmi adattivi (dinamici): modificano le decisioni di routing in base al percorso e al traffico in rete, comunicato ad esempio dai router adiacenti. Altri parametri usati riguardano le distanze tra nodi, il numero di salti tra nodi (hop), il tempo di attesa nei nodi.
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